Neve di marzo

Neve di marzo

Si è fatta tanto desiderare a Natale e arriva ora! Va bene... accogliamola.
Badile alla mano e scorte di cioccolata.
Ieri ho spalato lo spazio per due auto, camminamenti per raggiungere varie aree del giardino senza affogare e riempito per bene le ciotole delle cinciallegre. 
Ho le braccia a pezzi e mi ci sono volute ore, anche perché questa volta sono riuscita a posteggiare peggio del solito. Il recupero della mia macchina è stato impegnativo.
Però, tra una cosa è l'altra, ho fatto qualche foto... 😉


Questo collage riguarda una manciata di chilometri, qui intorno. 
Siamo sulla strada che collega due antichi borghi deliziosi: la cittadina di Ovada e quella di Gavi. 
Ora sembra un paesaggio d'alta montagna e pare impossibile che sia immersa nei vigneti di dolcetto, barbera, cortese, nebbiolo... per citarne alcuni.


Ritorno a casa! Il ferro battuto bianco si confonde, quasi non si nota.


La "vecchia signora" illuminata dal tramonto. La amo profondamente. A volte chiede l'anima ma quando varco quel cancello è... gioia pura.




Il dondolo! Fotografato in tutte le stagioni! 


Dettagli.... quelli che ti fanno sentire la differenza tra un'abitazione e una CASA. 

Dettagli che ti raccontano di un pomeriggio passato a costruire animali di legno con papà...
Parlano di un regalo di mamma...
Di un attimo di estate. Un mazzolino di lavanda dimenticato lì. Legato e appoggiato distrattamente,  ora mi ricorda che quando si sarà sciolta questa neve, torneremo a respirare profumi intensi in giardino. 



E a proposito di estate.. in questo scatto non si direbbe proprio ma è qui che il pergolato di vite ci salva dal caldo estivo. 
È qui che si ascoltano i grilli e le cicale ed è qui che nelle notti più calde si possono contare le stelle. Distanti dai lampioni, fuori dal mondo.


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